Come organizzarsi per affrontare i mercati esteri? «Squadra che vince non si cambia». Quante volte abbiamo sentito questa frase?
Basti pensare a ogni finale del campionato di calcio in Italia: chi ha vinto annuncia da subito che riproporrà la stessa formula anche nel campionato successivo, ma i risultati poi non sono così lusinghieri. Come mai?
Si tratta del contesto: pensare che ciò che ha funzionato una volta in date circostanze possa funzionare sempre e comunque è purtroppo illusorio.
Come in matematica, al cambiare dei fattori cambia anche il risultato: ecco perché è necessario sviluppare la propria intelligenza contestuale, a maggior ragione se si opera nel mondo costantemente mutevole del lavoro. E in particolare se si ha a che fare con i mercati esteri.
APPREZZA CIÒ CHE SEI DAVVERO
Tutti noi – e le nostre aziende – abbiamo punti di forza e limiti. Ecco perché il primo passo è quello di indicarli e analizzarli con oggettività e mente sgombra, in modo da sapere cosa si possiede e quali competenze è necessario affinare, o acquisire.
Che si tratti di personale qualificato, di capacità relazionali, o di competenze linguistiche (e molto altro), ogni realtà ha un patrimonio da spendere. Ma per usarlo al meglio è necessario farne un inventario realistico: solo così sarà possibile stendere una strategia adeguata alle situazioni più diverse.
COMPRENDI I MERCATI ESTERI GRAZIE ALL’INTELLIGENZA CONTESTUALE
Fatto l’inventario, è necessario comprendere un’importante ed empirica verità: tutto ciò che siamo e tutte le nostre qualità potrebbero essere vanificate se non capiamo il contesto nel quale operiamo e come questo ci inviti a rimodularci per farci comprendere e stimare.
Infatti, anche le più solide e consolidate pratiche aziendali possono non essere sufficienti se intorno a noi il contesto – geografico, umano e situazionale – non è quello giusto per apprezzarle. Non tutti gli ingredienti di un buon primo piatto vanno bene se ciò che ci viene richiesto è la preparazione di un dolce. Non è certo perché siano sbagliati in quanto tali, ma ma perché non sono adeguati allo scopo del momento.
Un esempio lampante è ciò che ci accade quando andiamo all’estero, o abbiamo a che fare con persone straniere: ciò che per noi è naturale può sembrare bizzarro o incomprensibile all’altro. Immaginiamo allora come ciò possa minare la fiducia tra chi vuole fare affari, ma non comprende il proprio interlocutore: ovvero, chi lavora con i mercati esteri.
SVILUPPA LA TUA INTELLIGENZA CONTESTUALE
Ecco perché è fondamentale nell’ambito del benessere aziendale apprendere le basi per sviluppare quell’intuito innato per comprendere l’ambiente circostante e le persone stesse.
Non a caso, l’intelligenza contestuale è proprio la capacità di comprendere i punti di forza e i limiti delle proprie conoscenze in modo oggettivo e di adattarli al cambiamento delle circostanze. Va da sé, quindi, che lo sviluppo e il potenziamento di questa capacità possa fare una reale differenza per il successo della propria azienda.